Il licenziamento del lavoratore a seguito di un controllo occulto e la privacy
La storia Un`azienda incarica un`agenzia investigativa di controllare un proprio dipendente – anche attraverso l`ausilio di strumenti elettronici – per verificare la correttezza del suo operato lavorativo. Nel corso dell`indagine emerg...
Licenziamenti e privacy: non c`è violazione
La storia Un rappresentante sindacale provinciale ha chiesto ed ottenuto due giorni di permesso sindacale per svolgere attività connesse alla sua funzione di sindacalista. L`azienda presso la quale lavora ha dato mandato ad un`agenzia ...
Il dipendente va al bar ed il detective lo fa licenziare
La vicendaLa licenza del detectiveIl controllo occultoLa decisione della CassazioneLa vicenda
Reato universale di surrogazione di maternità: profili critici
Surrogazione di maternità: il nuovo reato universaleRilievi critici: profili di illegittimità Costituzionale e famiglie arcobalenoProfili di effettività della norma e d...
Licenziato il dipendente che dichiara il falso sul lavoro svolto fuori sede
La storiaI controlli degli investigatori privatiIl punto di vista dell`aziendaIl punto di vista del lavoratore
Programma nazionale Giovani, donne e lavoro
Si trasferiscono in un nuovo spazio online i contenuti informativi dedicati al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro a titolarità del Ministero del Lavoro e ...
Anatocismo bancario - illegittimità - Cass. Civ. n. 15135 del 2 luglio 2014
Con la sentenza n. 15135 del 2 luglio 2014, la Cassazione ribadisce il principio secondo cui l’anatocismo trimestrale, applicato dalle banche sul conto corrente, viola sempre l’art. 1283 del codice civile, stabilendo inoltre che anche l’anatocismo di diversa durata (ad esempio annuale) sarebbe parimenti illegittimo. Secondo la Corte, l’anatocismo su base trimestrale, applicato dalla banca sul conto corrente del proprio cliente, non può essere sostituito con uno di altra periodicità, come quello annuale.